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Sviluppo delle machine da calcolo

Calcolatrici elettromeccaniche

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Sin dalla fine del XIX secolo si è cercato di realizzare calcolatrici di qualità ad alimentazione elettrica. Tuttavia, a causa delle tecnologie poco sviluppate, queste calcolatrici erano ingombranti, pesanti e consumavano quantità ingenti di energia in quanto richiedevano un catodo caldo per funzionare, che a sua volta riscaldava il resto del meccanismo che doveva essere raffreddato per poter funzionare correttamente.

Si ritiene che la prima calcolatrice con motore elettrico fu la Autarith, costruita nel 1902 da Alexander Rechnitzer.
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Ingenti chilowatt

Le prime calcolatrici elettromeccaniche consumavano tanta energia, come dimostrato dall'esempio dell'ENIAC del 1946, che consumava circa 150 chilowatt di energia e poteva eseguire solo quattro operazioni aritmetiche di base.

Oggi, invece, una calcolatrice moderna in grado di eseguire tutte le operazioni matematiche possibili consuma meno di mezzo millivolt, ovvero trecento milioni di volte meno.

Casio 14-A

Nel 1957, la società giapponese Casio Computer Company lanciò sul mercato il modello Casio 14-A, considerato la prima calcolatrice compatta al mondo quasi interamente elettrica.

Aveva le dimensioni di un tavolo e pesava relativamente poco, cioè 140 kg. Il numero 14 nel nome indica che poteva visualizzare 14 cifre.

“Solo” 15 chilogrammi

La prima calcolatrice elettronica da tavolo al mondo fu realizzata nel 1961 dalla società britannica Bell Punch/Sumlock. Si chiamava ANITA (A New Inspiration To Arithmetic/Accounting).

Il modello Mark VII veniva venduto in Europa, mentre il modello Mark VIII veniva venduto nel Regno Unito e nel resto del mondo. Rispetto alla concorrenza, tra i grandi vantaggi di ANITA si annoverano l’operatività silenziosa e il peso di “soli” 15 kg.